Possiamo aspettare di invecchiare così, senza fare nulla, perdere pian piano le forze, avere difficoltà nei movimenti e vuoti mentali oppure possiamo contrastare questo processo e mantenerci giovani molto più a lungo?
Scopriamolo in questo articolo.
Cosa accade al nostro corpo col passare degli anni?
- La massa muscolare diminuisce (sarcopenia) e aumenta, al contempo, la massa grassa.
- Il metabolismo basale (BMR) diminuisce.
- Il colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e i trigliceridi aumentano mentre il colesterolo HDL (buono) diminuisce.
- La pressione sanguigna aumenta e le arterie si irrigidiscono (arteriosclerosi).
- La densità minerale ossea diminuisce (osteoporosi).
- Le funzioni renali diminuiscono.
- La capacità aerobica, di elaborare ossigeno diminuisce.
- I neuroni del cervello diminuiscono. Ciò porta all’ Alzheimer, al Parkinson e alla demenza senile.
- Peggiora la funzione della tiroide.
- Il desiderio sessuale scende.
- La forza, la velocità e l’energia del corpo diminuiscono.
- La proporzione dell’acqua nel corpo si riduce provocando pelle secca e rughe.
- Il sonno diventa più scarso e meno profondo.
Questa è solo una parte della lista stilata dal dott. Ronald Klatz presidente della A4M (American Academy of Anti Aging Medicine).
Non esiste un momento della vita da dove si comincia ad invecchiare: è un processo che cambia da persona a persona.
Tuttavia la vecchiaia è definita come quel periodo terminale della vita caratterizzata dal progressivo rallentamento delle funzioni fisiologiche e il declino della salute dell’organismo.
La cellula: pietra miliare di ogni organismo
Le cellule sono presenti in tutti gli organi e vanno dalle cellule muscolari, alle cellule del tessuto nervoso, a quelle del cervello.
Ogni cellula ha lo scopo finale di mantenere l’omeostasi (equilibrio). Ha un suo percorso: nasce, si sviluppa e poi muore.
Nel 1961 Leonard Hayflick dell’Università della California ha scoperto che le cellule umane possono moltiplicarsi più di 50 volte.
Poi smettono di crescere per circa un anno e quindi muoiono (limite di Hayflick).
Alcune vengono eliminate dal sistema immunitario ma altre si accumulano e, questo accumulo sarebbe il vero responsabile di invecchiamento e malattie croniche.
Un processo, dunque al quale non possiamo sottrarci ma che può assumere un significato positivo e può essere vissuto nel modo giusto.
Come ritardare questo processo?
E allora, anche se non ci è ancora data la possibilità di conoscere l’elisir di lunga vita, le conoscenze ci dicono che è possibile rallentare il processo di invecchiamento e ritardarne le conseguenze.
Un corretto stile di vita atto a tutelare il nostro stato di salute si può ottenere:
- riduci lo stress,
- cura l’alimentazione,
- inserisci la giusta integrazione,
- mantieni la mente e il corpo allenati.
L’attività fisica nelle persone anziane favorisce la conservazione della massa proteica ritardando il processo di invecchiamento.
Studi recenti condotti su soggetti novantenni indicano che 8 settimane di allenamento di potenza aumentano la forza nei muscoli dell’arto inferiore in media del 160%.
Terminato l’allenamento la forza si riduce del 30% nel corso di 4 settimane di vita sedentaria.
Come ulteriore vantaggio indotto dall’aumento della forza vi è una migliore mobilità articolare.
Pertanto viviamo questa parte della nostra vita consapevoli che pur non essendoci un elisir di lunga vita possiamo esorcizzarne i contenuti, imparando a conoscere i nostri limiti e godere dei vantaggi.
Lucia Palmieri
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